Stati Generali della Memoria
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OBLIOMOV_FIERALIBRI_ROMA

 

 

OBLIOmov

Partita a due voci

Vittorio Pavoncello – Giulia Cutrera

 

Oblomov è il protagonista del romanzo pubblicato nel 1859 dallo scrittore russo Goncarov. La caratteristica di Oblomov è la sua pigrizia che si traduce in una continua inazione e indolenza, un non agire e lasciarsi andare come a seguire un elan vitale fatto di piccoli gesti avvolti nel nulla e costituiti di nulla.

Giocando sulle parole e volendo fare un lavoro e un percorso sulla memoria è venuto facile trasformare Oblomov in Obliomov dando all’oblio quei caratteri che sono propri del personaggio del romanzo.

Abbandonarsi all’oblio appare, quindi, facile mentre la memoria richiede una volontà, un desiderio di scoprire già che è andato scomparso o che finirà nell’oblio. Portare alla luce e all’esistenza emozioni, brani di vita, persone, ambienti di natura o paesaggi del quotidiano, sentimenti, anche solo per farli vivere l’infinitesimale durata della loro esistenza. E, quindi, la memoria è una ricerca nella parola sulla parola. Per Vittorio Pavoncello le parole sono attaccate, impigliate nelle parole del linguaggio della virtualità, quasi fossero incastonate in relitti di una archeologia industriale, o come quegli oggetti, i più strani e strambi, che restano impigliati agli arbusti dopo che un fiume in piena si è ritirato. Ogni poesia è un brano di memoria. Giulia Cutrera, invece, nelle parole cerca una diversa dimensione, legando la memoria ai disegni con una memoria di immagini ironiche, paradossali, presi in parte dal mondo del fumetto e della grafica in un accostamento insolito fra poesia e disegno. Ne viene fuori il personaggio di Obliomov, capace ancora da questo primo esordio di divenire un personaggio con una vita propria fra la memoria e l’oblio.

E’, quindi, una partita a tre voci nel senso musicale del termine, poesia, disegno e il personaggio di Obliomov perché la ricerca della memoria è un percorso da fare non sempre da soli, ma c’è bisogno dell’altro per confrontare e ricercare dati, eventi, e la realtà stessa, sia questa della poesia del disegno, del proprio sognare, del proprio impazzire.