COVID -19 e MEMORIA

 

Va detto che il nostro sistema immune è una formidabile macchina per i ricordi, sa riconoscere tutto quello che ha visto in passato; non solo, ma a ogni nuovo incontro la sua memoria si rafforza e si espande. E tutto questo grazie a certe cellule che gli immunologi chiamano memory T cells (sarebbe: linfociti della memoria) che viaggiano instancabilmente nel nostro torrente circolatorio per difenderci dagli invasori e nel caso specifico potrebbero ricordare di avere visto in passato qualcosa di molto simile a Sars-CoV-2. Per esempio i coronavirus del raffreddore, che condividono con il virus di Covid-19 certe proteine non proprio identiche ma molto simili, come dimostra un bellissimo lavoro appena pubblicato su «Science».

Ma non si può nemmeno escludere che siano le proteine associate alle vaccinazioni infantili che inducono la formazione di cellule T della memoria che poi riconoscono Sars-CoV-2 come qualcosa di familiare.

Francis Collins, il direttore di National Institutes of Health, ne è convinto, tanto da avere pubblicato un post in questi giorni per sostenere il ruolo dei linfociti T della memoria nel proteggere dall’ammalarsi tanti che sono stati contagiati dal virus.


testo da Giuseppe Remuzzi
https://www.corriere.it/la-lettura/20_agosto_23/coronavirus-asintomatici-parte-popolazione-forse-esposta-passato-qualcosa-simile-sars-cov-2-d9c3cde2-e477-11ea-b1e4-bb7479c087c9.shtml